Roma – 4 aprile 2012 – Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri ha incontrato ieri a Tripoli il premier libico, Abdel Rahim Al Kiib, il ministro degli Affari Esteri, Ashour Ben Khayal e il ministro dell’Interno, Fawzi Al-Taher Adulali.
La missione in Libia, la prima di un ministro dell’Interno europeo dopo la rivoluzione, è stata l’occasione, spiega una nota del Viminale, “per l’avvio di una nuova fase di cooperazione tra i due Paesi soprattutto con riferimento al settore migratorio e alla lotta alle organizzazioni criminali che sfruttano le condizioni di bisogno dei migranti”.
Prima della caduta del regime, la cooperazione tra Italia e Libia si era concretizzata soprattutto nei respingimenti, con il loro carico di violazioni dei diritti dei migranti sottolineati di recente anche da una sentenza della Corte di Strasburgo. Il trattamento riservato dai libici a chi attraversa il Paese Nordafricano per raggiungere l’Europa rimane uno dei temi più spinosi di ogni futura collaborazione.
Nel corso dei colloqui di ieri è stata sottoscritta una intesa che prevede “iniziative di collaborazione in materia di sicurezza ed in particolare nel contrasto alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti e di formazione per le forze di polizia, per il controllo delle coste e il rafforzamento della sorveglianza delle frontiere libiche, per favorire il rientro volontario dei migranti nei paesi di origine anche in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM), e per la realizzazione di un sistema di gestione dei dati per l’anagrafe civile”.
Nel documento viene sottolineato anche il riferimento alla Convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale, firmata a Palermo il 12 dicembre 2000 e alla dichiarazione politica di Tripoli, firmata il 21 gennaio scorso dai Primi Ministri Monti e Al Kiib.