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Nuovo Decreto per il sostegno agli enti territoriali e l’accoglienza dei migranti: le misure

Roma, 5 gennaio 2024 – Il quadro delle politiche migratorie e del sostegno agli enti territoriali si amplia con l’approvazione del Decreto Legge 145/2023, recentemente convertito nella legge 15 dicembre 2023 n. 191. Il pacchetto di misure contenuto in questa legislazione offre risposte alle sfide che i comuni, le province e le città metropolitane devono affrontare in tema di dissesto e accoglienza dei migranti.

Migranti, nuove politiche per comuni e province

Uno degli elementi centrali del decreto è l’anticipazione di fondi per comuni, province e città metropolitane in stato di dissesto che hanno aderito alla procedura semplificata di accertamento e liquidazione dei debiti. Questi enti potranno beneficiare di un’anticipazione fino a 100 milioni di euro all’anno per il triennio 2024-2026, destinati al pagamento dei debiti ammessi, anche nel caso di anticipazioni precedentemente accordate. Il decreto, poi, offre anche agevolazioni significative per i comuni, consentendo loro di stipulare mutui per investimenti già dopo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, senza dover attendere l’approvazione del progetto definitivo. Inoltre, è prevista l’allocazione di 5 milioni di euro per contributi straordinari nel 2023 a favore dei comuni di confine con altri Paesi europei e dei comuni costieri interessati dai flussi migratori.

Il Ministero dell’Interno vedrà la creazione di un fondo di circa 46.859.000 euro nel 2023 destinato all’accoglienza dei migranti, dei minori non accompagnati e al sostegno dei comuni interessati. Inoltre, sono stati stanziati 7 milioni di euro per il 2023 per assicurare la funzionalità dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). Il decreto, poi, proroga l’utilizzo di lavoratori interinali presso le prefetture e le questure, garantendo la continuità nella gestione delle procedure amministrative legate ai migranti. Infine, la proroga dello stato di emergenza relativo alla crisi ucraina fino al 4 marzo 2024 è accompagnata da una spesa autorizzata di 180 milioni di euro nel 2023 e 26,322 milioni di euro nel 2024 per sostenere le attività connesse.

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