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Nuovo muslim ban di Trump: “Proteggiamoci dai terroristi”

Il presidente ha firmato un altro ordine esecutivo. Niente visti ai cittadini di Sudan, Siria, Iran, Libia, Somalia e Yemen, ma gli iracheni escono dalla lista. Sospeso anche l’arrivo di rifugiati

 

Washington – 6 marzo 2017- Riveduto e corretto per parare i colpi dei tribunali, torna il muslim ban di Donald Trump. 

Un nuovo ordine esecutivo firmato oggi dal  presidente americano prevede uno stop di 90 giorni alla concessione di visti di ingresso negli Usa ai cittadini di Sudan, Siria, Iran, Libia, Somalia e Yemen. Dalla lista originaria è stato cancellato l’Iraq, paese alleato nella lotta all’Is e che ha garantito una maggiore collaborazione nei controlli sui suoi cittadini che chiedono il visto. 

Intanto, il dipartimento della Homeland Security condurrà un esame approfondito sulle informazioni fornite dai sei paesi agli Usa per le decisioni su visti e immigrazioni, che dovranno essere più approfondite. Il bando non avrà effetti su chi ha già un visto per gli Usa o una green card, ulteriore novità che dovrebbe evitare gli arresti negli aeroporti e il caos che erano seguiti al primo ordine esecutivo di Trump bocciato dalla corte d’Appello. 

Confermato anche lo stop temporaneo (120 giorni) all’arrivo di rifugiati, ma sarà consentito l’accesso negli Usa a quelli per i quali era già arrivato il via libera ufficiale. Quando terminerà la sospensione, verrà comunque imposto un tetto massimo di 50 mila arrivi per il 2017. I rifugiati siriani, che nel primo ordine esecutivo erano banditi a tempo indeterminato, saranno trattati come tutti gli altri. 

Nonostante questi cambiamenti, l’obiettivo resta lo stesso: chiudere le frontiere a chi è considerato una potenziale minaccia per la sicurezza degli Usa. Il titolo dell’ordine esecutivo firmato oggi da Trump, del resto, è esplicito:  “Protecting the Nation from Foreign Terrorist Entry into the United States”.

Stranieriinitalia.it

 

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