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Nuovo pacchetto sicurezza in Parlamento

Molte novità, dai rinnovi dei permesssi affidati ai Comuni ai rimpatri dei comunitari. Ecco le principali e il testo del ddl

Roma  – 24 dicembre 2010 – Permessi di soggiorno, flussi, disoccupazione e rimpatri dei comunitari. Sono gli argomenti principali in tema di immigrazione sui quali interviene il nuovo disegno di legge sulla sicurezza. Varato a novembre dal governo, il testo è arrivato in Senato, dove martedì scorso è iniziata la discussione nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia.

Dovrebbero essere i Comuni, e non più le Questure, a gestire i rinnovi dei permessi di soggiorno, per risparmiare e per destinare i poliziotti a "compiti di ordine e sicurezza pubblica”. I dettagli del passaggio di competenze verranno definiti dal governo, con  un decreto legislativo su cui il Parlamento dovrebbe esprimere un parere.

Il ddl elimina poi  il documento programmatico triennale sull’immigrazione con cui si dovrebbero definire le politiche migratorie e i flussi di ingresso. Insieme al documento programmatico, che l’attuale governo non ha mai emanato, sparisce così la fase di consultazione con Enti Locali, parti sociali e associazioni. 

Per il decreto flussi rimane una doppia procedura. Quella standard  prevede un passaggio del testo in conferenza unificata e nelle commissioni parlamentari , quella d’urgenza (la più utilizzata), prevede il passaggio in conferenza unificata, ma se il parere non arriva entro trenta giorni se ne può fare a meno.

Un novità importante riguarda chi perde il lavoro. Se è iscritto alle liste del collocamento potrà infatti continuare a rinnovare il permesso di soggiorno  finchè percepisce un’indennità di disoccupazione o un’altra prestazione pubblica di sostegno al reddito, dopodiché avrà almeno altri sei mesi di tempo, come prevede già oggi la legge, per trovare un nuovo lavoro.

Per i cittadini comunitari, la novità più importante riguarda il meccanismo delle espulsioni di chi non ha i requisiti per rimanere più di tre mesi in Italia.  Oggi, a meno che non rappresentino un pericolo pubblico, possono solo essere solo invitati ad andarsene. Secondo il ddl, chi non torna da solo in patria dopo il primo foglio di via e viene sorpreso di nuovo in Italia potrà invece essere rimpatriato con la forza.

Queste le novità principali del ddl, ma il cammino in Parlamento è appena all’inizio e per ora è fermo. Se ne riparla dopo le Feste: il Senato ricomincerà a lavorare solo la seconda settimana di gennaio.


Il testo del ddl "Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica"

Elvio Pasca

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