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Obama: “No al ‘noi contro loro’ sull’immigrazione”

Il presidente Usa sulla crescita dei movimenti populisti: “Le nostre vite traggono vantaggio dall’integrazione”

 

Washington – 18 ottobre 2016 – L’integrazione conviene a tutti, basta con le politiche del ‘noi contro loro’ che trasformano gli immigrati in capri espiatori. 

Lo dice il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in una lunga intervista pubblicata oggi su Repubblica, nel giorno in cui accoglierà il premier italiano Matteo Renzi alla Casa Bianca.

“Nei nostri Paesi, le stesse forze della globalizzazione che hanno portato tanto progresso economico e umano nel corso dei decenni, pongono anche sfide politiche, economiche e culturali. Molte persone ritengono di essere svantaggiate dal commercio e l’immigrazione. Lo abbiamo visto con il voto nel Regno Unito per lasciare l’Unione Europea. Lo vediamo – sottolinea Obama -nella crescita dei movimenti populisti, sia a sinistra che a destra. In tutto il continente, vediamo mettere in discussione il concetto stesso di integrazione europea, insinuando che i Paesi starebbero meglio fuori dall’Unione.

“In momenti come questi, anche se riconosciamo le vere sfide che abbiamo di fronte, è importante ricordare quanto i nostri Paesi e le nostre vite quotidiane traggono vantaggio dalle forze di integrazione. La nostra economia globale integrata, incluso il commercio, ha contribuito a rendere la vita migliore per miliardi di persone in tutto il mondo. La povertà estrema è stata drasticamente ridotta. Grazie alle collaborazioni internazionali nel campo della scienza, della salute e della tecnologia, le persone vivono più a lungo e hanno più opportunità rispetto al passato” dice il presidente americano.

“L’Unione Europea – aggiunge – rimane uno dei più grandi successi politici ed economici dei tempi moderni. Nessun Paese dell’Unione ha alzato le armi contro un altro. Le famiglie in Africa e nel Medio Oriente rischiano la vita per dare ai loro figli la qualità della vita e i privilegi di cui godono gli europei, e che non dovrebbero mai essere dati per scontati”.

“La nostra sfida – conclude Obama – è quella di fare in modo che i benefici dell’integrazione siano condivisi più ampiamente e che eventuali problemi economici, politici o culturali, siano affrontati correttamente. Ciò richiede politiche economiche inclusive, che investano fortemente nei nostri cittadini dando loro istruzione, competenze e la formazione necessaria per aumentare gli stipendi e ridurre le disuguaglianze. Richiede un sistema di scambi commerciali che protegga i lavoratori e l’ambiente. Richiede di tenere alti i nostri valori e tradizioni in quanto società pluraliste e diverse; e di rifiutare una politica di “noi” contro “loro” che cerca di fare di immigrati e minoranze un capro espiatorio”.

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