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Obama: stop al muro anticlandestini

Tagliato il progetto del muro al confine con il Messico. Il Ministro Janet Napolitano:"Soluzione impraticabile e troppo costosa"

Roma – 17 gennaio 2011 – L’Amministrazione Obama ha cancellato il progetto del "muro virtuale" che doveva essere lungo i 3.200 km e coprire il confine con il Messico.

Il sistema di protezione dall’immigrazione clandestina proveniente dal Messico era stato voluto da George W. Bush nel 2005, ma  risulta essere troppo costoso: un miliardo di dollari ogni 80 chilometri di muro.

Ad annunciare la decisione è stato il ministro della Sicurezza Interna, Janet Napolitano, assicurando che il sistema sarà sostituito con altri metodi di sorveglianza più tradizionali ma anche avvalendosi delle nuove tecnologie come i droni (gli aerei radiocomandati privi di pilota) per una spesa totale stimata di 750 milioni di dollari; tuttavia i tratti di muro già costruiti non saranno smantellati, ma continueranno ad essere utilizzati.

Secondo Napolitano, che è stato anche Governatore proprio dell’Arizone (una delle zone più importanti e di maggiore criticità, dove si sorveglia sia l’immigrazione clandestina che il il traffico di droga proveniente proprio dal Messico) ha dichiarato che “Il nuovo metodo rappresenta una soluzione che fornisce un maggiore equilibrio fra costi e prestazioni”.

La scelta di abbandonare il progetto del “Muro virtuale” appare dunque principalmente basato su di una motivazionedi sostenibilità economica, visto che  per il buon funzionamento del progetto sarebbero sttate impegnate anche molte guardie per la sorveglianza che avrebbero contribuito al alzare ulteriormente il costo del progetto.

Più marginalmente sembra che la decisione rientri nel più articolato piano per l’immigrazione sostenuto dall’amministrazione Obama che, tra i principali obbiettivi, proponeva proprio il controllo della frontiera sud tra Messico e Usa.

Attualmente il piano immigrazione di Obama sta procedendo lentamente  per via della forte e vincente opposizione  dei  repubblicani,  che hanno anche rallentano l’iter del “Dream Act” ,voluto dal Presidente,  per regolarizzare gli studenti immigrati.

Marco Iorio

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