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Oim: “I migranti sono una forza per lo sviluppo”

Il direttore Oropeza: “In Italia producono 12 miliardi di dollari di Pil, ne ricevono in benefici 10,5. Lavorano di più, fanno cose che gli italiani non fanno e vengono pagati meno”

Roma – 2 aprile 2011 – “Noi, come Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, guardiamo ai migranti come a una forza per lo sviluppo, uno dei temi centrali del ventunesimo secolo”.

Lo ha detto Jose’ Angel Oropeza, direttore della Iom, intervenendo a Venezia alla tavola rotonda “Gli stranieri: quale valore economico per la società?” per la presentazione del rapporto sull’economia dell’immigrazione 2011 della Fondazione Leone Moressa.

“La prova di questo – ha proseguito Oropeza – sono prima di tutto gli oltre cinque milioni di italiani che sono andati all’estero e hanno cosi’ contribuito allo sviluppo dell’Italia e alla sua ricostruzione nel dopoguerra. È vero che, negli ultimi quindici anni, si e’ assistito al fenomeno contrario, con gli immigrati che hanno raggiunto a loro volta quota cinque milioni, ma l’idea non cambia: anche loro hanno contribuito, oltre allo sviluppo della loro economia, con sette miliardi di rimesse, a migliorare anche lo sviluppo italiano, oltre che introducendovi nuove visioni e nuove culture, con dodici miliardi di dollari di pil all’anno, ricevendone benefici per dieci miliardi e mezzo”.

Secondo Oropeza, la crisi economica non mette i lavoratori immigrati in concorrenza con gli italiani. “Fanno lavori che gli italiani non fanno più, ricevono salari piu’ bassi, lavorano di piu’: sono queste le condizioni che rendono attrattiva la presenza degli immigrati sul mercato del lavoro italiano. È vero che si va sempre più verso una fase difficile dell’economia, ma il vero problema è solo quello dell’immigrazione irregolare, perchè la maggioranza degli immigrati ha un approccio giusto e positivo”.

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