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Ok alla tassa sugli immigrati, contributo dai 10 ai 400 euro

E’ il risultato della discussione tra Silvio Berlusconi e Roberto Maroni ROMA, 14 gennaio 2008 – La tassa sul permesso di soggiorno ci sarà e prevederà un contributo di importo variabile tra 10 e 400 euro.

E’ il risultato della discussione tra Silvio Berlusconi e Roberto Maroni, al termine di una giornata in cui le posizioni della Lega e del premier erano parse tornare contrastanti sulle condizioni per l’ingresso in Italia degli immigrati.

Maroni ha spiegato che la tassa per il permesso di soggiorno resterà, anche se un emendamento del governo stabilisce che non avrà da subito un importo fisso. Saranno infatti i ministri dell’Economia e dell’Interno a ricevere una delega per stabilire l’entità ”del costo” che dovranno sostenere gli stranieri per ottenere il permesso di soggiornare in Italia.

Ieri, al termine di una lunga riunione convocata a Palazzo Madama tra i ministri dell’Interno Roberto Maroni, della Giustizia Angelino Alfano e i vertici della maggioranza, i leghisti hanno deciso di abbassare i toni: lo stop di due anni che avevano chiesto per l’ingresso in Italia degli stranieri viene derubricato a semplice ordine del giorno e la proposta di modifica per far pagare la sanità pubblica agli immigrati si decide di ritirarla.

Ma gli esponenti del Carroccio la spuntano però sul fatto che il disegno di legge sul federalismo fiscale verrà votato prima del disegno di legge sicurezza. L’esame di quest’ultimo, infatti, comincia oggi nell’Aula del Senato con i singoli emendamenti, ma il voto definitivo si avrà solo il 3 febbraio, dopo cioè, che il partito di Umberto Bossi avrà incassato il ‘federalismo fiscale’.

Parziale marcia indietro anche sull’obbligo per il medico di denunciare lo straniero irregolare che si era rivolto a lui per motivo di salute. La maggioranza ha deciso di lasciare questa facoltà alla libera iniziativa del medico. Non ci sarà più dunque nè obbligo nè divieto di denunciare il clandestino. Anche il divieto di coprirsi il volto nei luoghi pubblici o aperto al pubblico viene trasformato dal Carroccio in un ordine del giorno.

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