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Ok all’ingresso di 1500 atleti extraue

Il Coni ha fissato il tetto per la stagione 2008/2009. Sono le società sportive a presentare le richieste
Roma – 25 giugno 2008 – Calciatori, giocatori di basket, pallavolisti, maratoneti, pugili… l’elenco degli atleti stranieri che per la prossima stagione potranno arrivare in Italia sarà sicuramente vario, ma non si allungherà  all’infinito. Le società sportive potranno farne entrare poco meno di mille e cinquecento.

Il tetto è stato fissato stamattina dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI), durante il consiglio nazionale che si è riunito a Roma. Tra le delibere approvate all’unanimità, il comunicato di fine seduta ne cita infatti una con questo oggetto: “limite massimo annuale degli atleti stranieri nella misura di 1.495 unità (il precedente era di 1.526) per la stagione 2008-2009”.

Il meccanismo di ingresso degli sportivi extraue in Italia segue per grandi linee quello degli altri lavoratori immigrati. È però il Coni (e non il governo) a decidere le quote massime per stagione e a dividerle tra le varie federazioni, tenendo d’occhio la richiesta ma anche la necessità di tutelare i vivai nazionali.

Le società sportive che hanno individuato “talenti” all’estero,  presentano le richieste al Coni che, se ci sono ancora quote disponibili, e se la Questura non ha nulla da ridire, da l’ok e lo trasmette al consolato. A questo punto l’atleta può ritirare il visto, entrare in Italia, firmare il contratto, chiedere il permesso di soggiorno e iniziare gli allenamenti.

Naturalmente la società sportiva, come un normale datore di lavoro, deve impegnarsi a fornire all’atleta “mezzi di sussistenza sufficienti” per tutta la durata del soggiorno. Una precisazione di legge che, considerati i cache stratosferici di molte stelle dello sport, può far sorridere.

Elvio Pasca

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