Anche senza il contributo per il rilascio e il rinnovo, il documento non è gratis. Restano il versamento per la stampa, la marca da bollo e il servizio di Poste Italiane…
Roma – 17 giugno 2016 – Il contributo da 80 a 200 euro per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno non esiste più. Una sentenza l’ha cancellato il 24 maggio e anche se i ministeri dell’Interno e dell’Economia fanno ancora finta di niente oggi i cittadini stranieri in Italia non lo devono pagare.
Questo, però, non vuol dire che il permesso di soggiorno sia gratis. Anche senza quel balzello, essere regolari in Italia costa. Quanto? Facciamo i conti.
Innanzitutto, c’è da pagare la stampa del permesso di soggiorno elettronico: 30,46 euro (il prezzo è stato ritoccato al rialzo lo scorso aprile). Si versano tramite un bollettino postale sul conto corrente n. 67422402 intestato al ministero dell’Economia e delle Finanze, con causale “Importo per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico”.
Alla domanda di rilascio o rinnovo che si consegna all’Ufficio Postale, il famoso “kit”, va poi allegata una marca da bollo da 16 euro. Infine, bisogna pagare 30 euro a Poste Italiane per il sevizio di raccolta e inoltro dei kit alle Questure attraverso i suoi sportelli, in base a una convenzione stipulata con il ministero dell’Interno una decina di anni fa.
Il totale fa 76,46 euro, che gli immigrati devono mettersi in tasca quando escono di casa per andare a chiedere o a rinnovare il loro prezioso documento.
Stranieriinitalia.it