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Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

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Ossessionato dalla Kienge, Sartori insiste. Ed il Corriere lascia fare…

Questa volta il Sartori la prende alla lontana.
Parte dalla sovrappopolazione, dall'inquinamento, dalla scarsità di acqua per finire sempre al solito punto.
Sì, proprio lì.  
Sempre lì.
Come un disco rotto.
Qualsiasi sia il problema, la colpa è sempre del Ministro Kienge.
Un autentico tormentone che farebbe pure ridere se l'ingiustificato accanimento non fosse patetico e non finisse per rappresentare, volontariamente o meno, il volto presentabile delle infinite aggressioni verbali che il Ministro dell'Integrazione subisce quotidianamente fin dalla sua nomina.
Entrare del merito delle critiche è pressoché impossibile. Cosa rispondere a chi addossa ad un politico la colpa di essere laureato in oculistica?
Sì, avete capito bene!
Serve a qualcosa ricordare che sono centinaia gli esponenti politici che non si sono laureati nelle materie oggetto del loro azione politica o che non si sono laureati affatto?
Serve a qualcosa ricordare a chi agita lo spettro dell'invasione degli immigrati che le statistiche rilevano ormai il progressivo prosciugarsi dei flussi migratori, fino al punto che nel 2012 il saldo fra immigrati entrati e quelli che, pur avendo un permesso, non risultano residenti è ormai negativo (in sostanza quelli che escono sono più di quelli che entrano)?
Il nesso logico delle argomentazioni di Sartori e' così strampalato da suscitare, più che la voglia di replicare punto su punto, la meraviglia di trovarlo come editoriale di uno dei più importanti quotidiani italiani.
E però due domande ci sentiamo di farle.
La prima e' su un passaggio dell'articolo del Sartori che è ai limiti della discriminazione.
Perché un'invasione di immigrati africani dovrebbe essere peggiore di un'invasione di immigrati non africani?
La seconda domanda e' per il Corriere della Sera.
Perché continua ad ospitare nello spazio degli editoriali siffatti articoli?
Gli editoriali dovrebbero essere il luogo preposto alle opinioni della redazione.
Da ciò deduciamo che il Corriere, dopo l'aumento del prezzo del giornale, per recuperare i lettori perduti ha deciso di produrre cibo per la pancia dell'elettore leghista.
Questo a noi lettori non leghisti non va bene.
Una cosa è ospitare le opinioni di tutti, altra è metterla nel luogo che rappresenta la "linea" del giornale.
Per quanto mi riguarda da oggi il Corriere della Sera ha un lettore in meno.

Gianluca Luciano

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