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Palazzo S. Gervasio, una nuova Rosarno?

Comitato Schengen: in Basilicata centinaia di stagionali in centri fatiscenti. Roma – 16 Luglio 2010 –  “Bisogna evitare una nuova Rosarno”. Sono le parole della presidente del Comitato parlamentare Schengen, Margherita Boniver, in visita a Palazzo San Gervasio in Lucania.

Cresce la preoccupazione in vista della stagione di raccolta in questa zona agricola. Insieme alla presidente Boniver anche il vice, Ivano Strizzolo (Pd) e Vincenzo Taddei (Pdl), deputato lucano, che ha chiesto alla Regione di ” prendersi le proprie responsabilità”.

La situazione già delicata da anni, si snoda intorno alla coabitazione di tanti lavoratori stranieri, che ogni anno arrivano in questo periodo per lavorare nei campi e accolti in strutture di fortuna, troppo spesso inadatte e “fatiscenti”. Dal 1999 a Palazzo San Gervasio sono decine, centinaia a volte anche migliaia i lavoratori marocchini, ucraini, tunisini, cinesi e moldavi che vengono sistemati in un capannone e una palazzina situata su un terreno di 15 mila metri quadri che al massimo potrebbe ospitare 250 persone.

La situazione, già delicata da settembre, quando tre immigrati sono rimasti feriti in una rissa, sembra aggravarsi in questi giorni con il rischio incendi che si somma alla solita emergenza sanitaria-igenica che potrebbe risultare in mix esplosivo: ’’Qui non c’e’ ancora un problema di ordine pubblico”- hanno sottolineato il prefetto e il questore di Potenza, Luigi Riccio e Romolo Panico – “ma a  preoccupare sono i servizi sanitari che sono del tutto insufficienti, gli immigrati si ritrovano a dormire in tende e all’aperto. C’e’ chi toglie i rubinetti ai lavandini e vende l’acqua”. “E’ una situazione limite”, ammette il questore che aggiunge “ qui l’emergenza  si ripete da 11 anni”.

Momentaneamente il campo è chiuso per disposizione diretta del sindaco, Federico Pagano ma con gli immigrati che stanno arrivando e senza un’alternativa, la nuova apertura sembra inevitabile; rendendo impossibili da rispettare le disposizioni arrivate dalla Regione per gestire l’area.

Mentre sulla denuncia della Caritas che ha chiesto spiegazioni sull’utilizzo e le finalità delle sovvenzioni e degli aiuti ricevuti dalla Regione, il sindaco ha dichiarato che sebbene la regione abbia ricevuto 800 milioni, “questo denaro è sempre arrivato centellinato negli anni, rendendo impossibile un piano di risoluzione definitivo”.

Marco Iorio

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