Bergoglio accende il presepe di Assisi dedicato a quanti attraversano il Mediterraneo sui barconi. “Il sud è stato un esempio di solidarietà per tutto il mondo”
Roma – 7 dicembre 2015 – “In questo Natale vi invito ad aprire il cuore alla misericordia, al perdono. Ma non è facile perdonare le stragi del mare. Non è facile”.
Così ieri papa Francesco, che ha acceso a distanza, durante un video-ccollegamento, l’albero e il presepe dedicati a profughi e migranti allestiti davanti alla Basilica Inferiore di San Francesco di Assisi.
La capanna del presepe, in particolare, è stata creata con una barcone di legno di sette metri, sul quale il 13 marzo 2014 nove persone partite dalla Tunisia sono riuscite a sbarcare a Lampedusa. Intorno alla sacra famiglia, tanti giubbotti di salvataggio.
Francesco ha ascoltato le testimonianze di migranti scampati dal mare e degli uomini della Guardia Costiera che li hanno salvati Ha definito questi ultimi “strumenti” e “seminatori di speranza di Gesù”, e ha ringraziato l’Italia per l’accoglienza “generosamente” offerta ai migranti:
Francesco ha detto che “il Sud Italia è stato un esempio di solidarietà per tutto il mondo! A tutti loro auguro che, quando guardano il Presepe, possano dire a Gesù: ‘Anche io ho dato una mano perché Tu sia un segno di speranza!’ ”.
Il papa si è poi rivolto a “tutti i rifugiati”. “Vi dico una parola, quella del profeta: alzate la testa, il Signore è vicino. E con Lui la forza, la salvezza, la speranza. Il cuore, forse, è addolorato, ma la testa è alta nella speranza del Signore”.