Citta' del Vaticano, 13 marzo 2015 – Il Papa, proprio perché figlio di migranti, si sente spontaneamente portato a dare voce alle vittime della tratta e di una societa' ingiusta.
Lo afferma lo stesso Francesco in un'intervista concessa nell'anniversario del secondo anno di pontificato alla giornalista Valentina Alazraki dell'emittente messicana Televisa e riportata dalla Radio vaticana, anche se – nota Francesco – "sarebbe infantile attribuire le responsabilita' soltanto ai governi".
"Bisogna imparare a non girarsi dall'altra parte di fronte ai mali del mondo e questo riguarda ciascuno di noi. L'impegno dei cattolici nei confronti degli ultimi richiede un esercizio di prossimita'. E' il terreno sul quale la Chiesa viene sfidata dalle sette e dai movimenti evangelici, soprattutto in America Latina" – ha concluso il Pontefice.