Primo gruppo di migranti riportato al di là dell’Egeo come prevede l’accordo con l’Ue. Alfano: “Speriamo funzioni bene”
Roma – 4 aprile 2016 – Le denunce e le condanne delle organizzazioni che tutelano i profughi non hanno fermato l’accordo tra Unione Europea e Turchia. Stamattina sono iniziate le deportazioni dalle isole greche all’altra sponda dell’Egeo di migranti considerati irregolari e non ritenuti degni di ricevere protezione in Europa.
All’alba, sono partiti da Lesbo e Chios tre navi con a bordo circa 200 persone. “Sono migranti che non hanno chiesto asilo in Grecia, la maggior parte di loro è pakistana. Ci sono due siriani che non hanno chiesto asilo per motivi personali” ha detto il portavoce del governo greco per i migranti Yorgos Kyritsis.
Un paio d’ore dopo le navi sono giunte in porto sulla costa turca, a Dikili. Di lì verranno smistati verso dei centri per migranti nell’entroterra. Secondo l’agenzia di stampa greca ANA da oggi a mercoledì circa 250 migranti dal Bangladesh, Pakistan, Sri Lanka ed ai Paesi egiziani verranno rinviati in Turchia ogni giorno.
Intanto oggi ad Hannover, Germania, è atterrato un primo gruppo di profughi siriani proveniente da Instanbul, sempre nell’ambito dell’accordo tra Ue e Turchia. Come ha spiegato un responsabile dell’Ufficio federale tedesco delle migrazioni e dei rifugiati, verranno mandati in un centro per rifugiati a Friedland, mentre un secondo gruppo di 16 siriani dovrebbe arrivare in giornata.
“Mi auguro che l’accordo sui migranti con la Turchia funzioni bene” auspica il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Secondo il titolare del Viminale, l’accordo dovrebbe “alleggerire la rotta balcanica evitando conseguenze su di noi, per quanto riguarda la rotta dall’Albania all’Italia, e costituire un precedente importante per altri accordi di collaborazione”.