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Partito Democratico: “Sì a una selezione per gli ingressi in Italia”

Bersani: ‘La questione non e’ essere buonisti o non esserlo, la questione e’ essere razionali" ROMA, 11 ottobre 2010 – La commissione di lavoro sull’immigrazione del Partito democratico ha approvato l’idea di una "immigrazione selettiva" senza indicare se il meccanismo di selezione sara’ quello delle quote o quello ‘a punti’.

Questo e’ il risultato del gruppo di lavoro che si e’ riunito a margine della assemblea nazionale a Busto Arsizio. Il meccanismo ‘a punti’ era stato proposto sera dal deputato Alessandro Malan a nome del gruppo che fa capo a Walter Veltroni.

”Sono d’accordo che servono regole certe per l’immigrazione, che bisogna tutelare la sicurezza degli italiani, ma deve essere chiaro che noi su queste cose abbiamo un’idea diversa dalla destra”. Cosi’ il capogruppo alla camera Dario Franceschini, è intervenuto nel dibattito interno sull’immigrazione spiegando ”noi rimarremo sempre contrari a chi spara sui barconi, a chi vuole scuole differenti per i bambini stranieri e a chi non vuole dare la cittadinanza ai bambini nati in Italia. Io sto con il Cardinale di Milano che predica accoglienza e integrazione”, ha detto Franceschini,

Anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani, da’ il suo ‘via libera’ alla ”selettivita”’ nelle entrate degli immigrati. ”La questione – ha detto – non e’ essere buonisti o non esserlo, la questione e’ essere razionali. Una quota di immigrati serve ad ogni Paese per crescere, ci sono vantaggi e ci sono anche disordini e problemi. Noi dobbiamo dare una risposta razionale che sia comunque una risposta umanitaria perche’ non e’ possibile, ad esempio, che ai bambini che nascono in Italia non diciamo chi sono, loro non sono ne’ immigrati ne’ italiani, questo non e’ possibile”.

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