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Patronato Inca: “Rispettare legittimi diritti degli immigrati disabili”

"Agli stranieri disabili si continuano a negare, dopo anni e anni di ricorsi legali, i piu' elementari diritti"

Roma, 31 luglio 2013 –  "E' bastato poco meno di un mese per restituire i soldi ai pensionati d'oro, mentre agli stranieri disabili si continuano a negare, dopo anni e anni di ricorsi legali, i piu' elementari diritti. L'Inps pare rispettare la Corte Costituzionale solo quando sono in gioco gli interessi dei pensionati d'oro, la ignora se considera legittimi i diritti degli immigrati disabili".

E' quanto afferma Morena Piccinini, presidente del patronato Inca.

"Tanto e' insolita – spiega – la solerzia con la quale l'Inps ha provveduto all'immediata restituzione del 'contributo di perequazione' alla stabilita' finanziaria introdotto nel 2011 sulle pensioni oltre i 90 mila euro annui, quanto e' intollerabile l'atteggiamento dell'Istituto previdenziale pubblico nei riguardi degli stranieri disabili, sprovvisti di Carta di soggiorno, ai quali continua a negare il diritto alle prestazioni legate all'invalidita', nonostante la Consulta, con una sentenza del marzo scorso, abbia espresso un analogo giudizio di illegittimita' sull'articolo di legge, che poneva questo limite, tanto da essere stato successivamente abrogato".

"Due pesi e due misure – aggiunge Piccinini – che sempre piu' si configura come l'espressione di una cultura discriminatoria nei confronti di coloro che sono maggiormente vulnerabili, senza difesa alcuna; come se il potere impositivo della Corte Costituzionale possa assumere un valore variabile a seconda dei soggetti ai quali riconosce diritti prima negati".

Secondo la presidente del Patronato della Cgil, "l'Inps nei confronti delle persone straniere presenti in Italia fa 'orecchie da mercante' ignorando le numerose sentenze che si sono succedute dal 2006 in poi, ancor prima che la questione fosse posta all'esame della Corte Costituzionale per concludere una vicenda odiosa cominciata tanti anni fa". "Di fronte alla Consulta non ci possono e non ci devono essere figli e figliastri – denuncia Piccinini – e l'Inps dovrebbe trarne le conseguenze accogliendo, senza tentennamenti, le legittime richieste di persone straniere disabili che da troppo tempo attendono di vedere nel nostro paese una comunita' veramente solidale con tutti. Un segno di civilta' che contribuirebbe a far cessare ogni impulso xenofobo facendo crescere una nuova cultura della tolleranza e del rispetto delle diversità".

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