Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Pd e Udc: no a reato di clandestinità, sì a regolarizzazione

Le condizioni di Casini e Veltroni per l’appoggio al pacchetto sicurezza Roma  – 20 maggio 2008 – Walter Veltroni e Pier Ferdinando Casini dicono no all’introduzione nel codice penale di un nuovo reato legato all’ingresso illegale degli immigrati in Italia e chiedono una regolarizzazione.

In vista del Consiglio dei ministri di mercoledì a Napoli, dove Roberto Maroni presenterà il piano per la sicurezza, il Pd ripropone il contenuto del pacchetto Amato, varato all’indomani dell’omicidio della signora Giovanna Reggiani a Roma e poi naufragato per l’opposizione della sinistra. Ovviamente, precisa il segretario del Pd, il contenuto di quel provvedimento andrà integrato.

Le questioni della sicurezza, sostiene Veltroni, "vanno affrontate con misure utili e non propagandistiche". Tra queste ultime il segretario dei democratici individua il reato di immigrazione clandestina, sul quale il Quirinale ha già fatto conoscere le proprie perplessità: "Sarebbe una misura inutile e persino dannosa – dice Veltroni – capace di intasare le carceri e di spingere chi viene nel nostro Paese per lavorare tra le braccia della criminalità organizzata".

Per il Pd, gli immigrati che lavorano e hanno una casa, come le badanti e i lavoratori dell’edilizia, vanno regolarizzati: se non lo sono stati finora, osserva Veltroni, è per colpa "di una legge sui flussi che non funziona".

Di fronte ai casi di giustizia sommaria che si è vista in azione in questi giorni, con le spedizioni contro i campi rom, il Pd pronuncia un "no fortissimo" riguardo a tutte le ipotesi di "giustizia fai da te". E, per garantire la sicurezza dei cittadini, "specialmente di quelli più deboli", Veltroni chiede la certezza della pena e la permanenza in carcere, dall’arresto fino alla condanna, per chi commette "reati di particolare gravità sociale".

L’ipotesi di introdurre il reato di immigrazione clandestina é giudicata negativamente anche dall’Udc: "Sarebbe un rattoppo peggiore del buco", dice Casini. I centristi si dicono disposti a votare sì al provvedimento del governo, ma fissano alcune condizioni "dirimenti". In particolare, Casini chiede una sanatoria per le badanti, con l’introduzione di un garante. I centristi, inoltre, vogliono che il ricorso ai militari per la sicurezza delle città sia "limitato e ben circostanziato".

Pronta a sostenere il giro di vite sulla sicurezza è invece l’Italia dei Valori. Il partito di Di Pietro preannuncia il suo voto favorevole ai provvedimenti della maggioranza: diversamente dal Pd e dall’Udc, i dipietristi sono favorevoli al reato di immigrazione clandestina e chiedono anche il processo per direttissima, l’espulsione immediata e l’obbligo di espiazione della pena nelle carceri del paese d’origine.

La sinistra radicale, invece, si schiera contro ogni intervento che considera ispirato alla xenofobia: l’ex capogruppo di Rifondazione Comunista al Senato Giovanni Russo Spena sostiene che il governo deve rispettare le regole dell’Unione Europea sull’ immigrazione e chiede la sanatoria generalizzata per tutti gli immigrati che lavorano.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version