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Pd: “Servizio civile per giovani immigrati per acquisire la cittadinanza”

Livia Turco: "E’ una formidabile scuola di integrazione" Roma, 31 maggio 2010 – Servizio civile volontario per i giovani extracomunitari tra i 18 e i 25 anni residenti in Italia come passo importante per l’integrazione e come titolo per acquisire la cittadinanza italiana.

Lo prevede una proposta di legge presentata alla Camera dall’ex ministro per la Solidarieta’ sociale nel primo governo Prodi Livia Turco. Spettera’ all’Ufficio nazionale per il servizio civile incentivare enti locali, amministrazioni statali ed enti privati a promuovere la partecipazione dei giovani immigrati al servizio civile nazionale.

"L’Italia – spiega l’esponente del Pd – deve proporre agli adolescenti e ai giovani immigrati un”offerta di integrazione’ fatta di diritti e doveri. E un ruolo particolare riveste la formazione di una coscienza civica attraverso la conoscenza del Paese ospitante, il rispetto delle sue regole, ma anche la creazione di un legame affettivo verso di esso: un passaggio importante in questo senso puo’ essere l’esperienza del servizio civile volontario".

Turco richiama l’esperienza triennale promossa dall’assesorato alle politiche di integrazione degli immigrati del Comune di Torino "che ha sperimentato con successo il servizio civile volontario per i giovani immigrati. Un’esperienza che dimostra come questa forma di partecipazione civile possa costituire una formidabile scuola di cittadinanza attraverso la conoscenza diretta dei contesti urbani sociali e culturali della propria citta’".

La proposta di legge di Turco prevede inoltre che il contributo economico stabilito dalle norme in vigore per tutti i giovani del servizio civile costituisca titolo per il rinnovo del permesso di soggiorno, ma soprattutto per acquisire la cittadinanza italiana, tema ‘caldo’ di questi mesi del dibattito politico. Per accedere al servizio civile i giovani extracomunitari devono essere in regola con le norme sul soggiorno nel territorio italiano, devono possedere i requisiti previsti dalla legge per svolgere un’attivita’ lavorativa, devono essere domiciliati o residenti nel comune in cui intendono prestare il servizio civile e devono possedere una buona padronanza della lingua italiana, scritta e parlata.

Le iniziative che dovranno essere adottate dagli enti locali, dalle amministrazioni dello Stato e dagli enti privati che intendono promuovere la partecipazione dei giovani immigrati al servizio civile nazionale hanno un costo. Per questo, la proposta Turco prevede che il Fondo nazionale per il servizio civile sia incrementato di 70 milioni di euro l’anno.

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