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Per Romania e Bulgaria si allontana l’ingresso in Schengen

Secondo i rapporti della Commissione Ue servono “ulteriori sforzi” contro corruzione e criminalità. L’Olanda: “Porremo il veto finchè non raggiungeranno i nostri standard”

Bruxelles – 9 febbraio 2012 – Contro corruzione e criminalità Romania e Bulgaria hanno già fatto molto, ma sono chiamati a “ulteriori sforzi” per raggiungere gli obiettivi  concordati al momento dell’ingresso nell’Unione europea. Lo dicono i  rapporti intermedi della Commissione Ue resi noti ieri nell’ambito del Meccanismo di cooperazione e verifica, istituito  per monitorare i progressi di Bucarest e Sofia dal 2007.

Anche se non sono direttamente legati all’entrata dei due Paesi nell’area Schengen, continuamente rimandata per l’opposizione di diversi paesi Ue, quanto emerso ieri rischia di causare ulteriori rallentamenti. L’Olanda, infatti,  ha già fatto sapere che continuerà a porre il suo veto sino a quando i rapporti dell’esecutivo Ue su questi temi non saranno totalmente  positivi. “Vedremo a luglio quando sarà pubblicato il rapporto  completo se sarà questo il caso”, ha messo detto il ministro per  gli affari europei olandese ben Knapen.

Bruxelles riconosce che Romania  ha “accelerato il  processo di casi di corruzione ad alto livello” e ha anche realizzato una serie di riforme legislative e amministrative contro questo  problema. La Bulgaria, invece, ha ottenuto “risultati significativi”  dall’applicazione di una nuova legge che consente il sequestro dei  beni dei gruppi criminali, mentre una commissione speciale per  dirimere i casi di conflitti d’interesse “ha già preso le prime  decisioni”. Tuttavia in entrambi i Paesi “sono necessarie ulteriori  azioni”, ha sottolineato il portavoce Ue Mark Gray, ricordando che ne’ Bucarest ne’ Sofia sono ancora in linea con gli standard europei.

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