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Per viaggiare in Europa ora basta il visto

Nuovo regolamento. Anche chi attende il permesso può spostarsi nell’area Schengen

Roma  – 6 aprile 2010 – Chi attende il rilascio del primo permesso di soggiorno per lavoro o motivi familiari può finalmente  viaggiare in Europa.

È probabilmente questa la novità più importante di un regolamento europeo entrato ieri in vigore in tutta l’Unione, Italia compresa (da non confondere con il nuovo codice dei visti). Il testo è dedicato alla circolazione nell’area Schengen dei titolari di visto per soggiorni di lunga durata, cioè superiori a tre mesi, come quelli rilasciati ai cittadini stranieri che entrano in Italia grazie ai flussi di ingresso o a un ricongiungimento.

Attualmente fanno parte dell’area Schengen, insieme all’Italia:  Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta e Svizzera. In quest’area può viaggiare liberamente  per un periodo non superiore a tre mesi per semestre chi è titolare di un permesso di soggiorno in corso di validità.

Ma che succede a chi è arrivato in Italia con un visto di lunga durata e poi, come prevede la legge, ha chiesto il permesso di soggiorno?  “Finora, per lavoro e motivi familiari i nostri consolati a volte rilasciavano un visto del tipo ‘Schengen uniforme’, altre volte un visto nazionale ‘solo ingresso’. Chi aveva questo secondo tipo di visto, poteva arrivare in Italia, ma per viaggiare in altri Paesi Schengen doveva aspettare il permesso di soggiorno, quindi anche più di un anno” spiega l’avvocato Mascia Salvatore.

Il nuovo regolamento interviene proprio su questa situazione, anche alla luce, si legge nelle premesse, del “considerevole ritardo” con cui in molti Stati arriva il permesso di soggiorno (l’Italia è da record). Innanzitutto, d’ora in poi i visti di soggiorno di  lunga durata dovranno essere tutti uguali, e poi ai titolari viene riconosciuto lo stesso diritto alla libera circolazione di chi ha un permesso di soggiorno: possono cioè viaggiare per tre mesi ogni semestre nei 24 Paesi dell’area Schengen.

“In questo modo, gli stranieri in Italia potranno fare i turisti in Europa mentre attendono il permesso. Ma anche attraversare l’Europa per tornare in patria, facendo scali aerei o viaggiando in macchina, come fanno molti cittadini dei Paesi dell’Est” sottolinea l’avvocato.

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REGOLAMENTO (UE) N. 265/2010

Elvio Pasca

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