Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Permessi. I radicali: “Da Maroni solo parole”

"Quando competenze ai Comuni? Servirà?". Touadì (Pd): "Ritardi sono discriminazione"

18 gennaio 2010 – "Ancora una volta il Ministro Maroni smentisce se stesso e si lancia in annunci privi di alcun riscontro fattuale. Centinaia di immigrati hanno dimostrato che ad essere fuorilegge non sono loro, come vorrebbe far credere la Lega, ma lo Stato italiano. Ad essi, come alle interrogazioni radicali giacenti in Parlamento, Maroni preferisce non dare risposta alcuna".

È quanto scrivono in una nota i Radicali, rispondendo alle dichiarazioni sui permessi di soggiorno del ministro dell’Interno Roberto Maroni.

"Come e quando saranno passate le competenze ai Comuni, ed in quale modo si eviterà che questo passaggio non comporti ulteriore ritardo e confusione? Non vorremmo accadesse come la tessera del tifoso, quando agli annunci televisivi del loquace Ministro sono velocemente evaporati nel nulla assoluto"  dicono i Radicali.

"Ringrazio i tanti che stanno aderendo all’iniziativa nonviolenta per il rispetto delle leggi sui tempi di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno", afferma poi Gaoussou Ouattara, membro della Giunta di Radicali Italiani, e promotore dal 13 dicembre dello sciopero della fame che coinvolge ad oggi 381 immigrati.

Touadi (Pd): "Ritardi sono discriminazione"
Ieri, gli effetti dello sciopero della fame hanno costretto al ricovero Said Shukri, portavoce dell’associazione Migrare. A Shukri esprime solidarietà il deputato del Pd Jean-Leonard Touadi, aggiungendo che la sua "battaglia per la legalità non può restare inascoltata dalle Istituzioni e in particolare da parte del Ministero dell’Interno”.

“Il governo – sottolinea il parlamentare – deve far rispettare il Testo Unico in materia di immigrazione, il quale prevede che la concessione del rinnovo del permesso di soggiorno avvenga entro venti giorni dalla domanda. Non e’ concepibile che uno Stato di diritto qual’e’ il nostro viva nella totale mancanza di rispetto di una propria norma, in quanto, attualmente il tempo di attesa per vedersi rilasciare o rinnovare il permesso di soggiorno si aggira intorno agli 8-15 mesi”.

“Un tale patologico ritardo nell’adempimento di una pratica burocatica – aggiunge Touadi – e’ il sintomo palese di una forma di discriminazione strisciante che impedisce a tanti onesti immigrati di vivere nella legalità, lasciati in un limbo giuridico che ne impedisce molte attività quotidiane".

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version