Roma – 20 maggio 2011 – Dura troppo l’attesa del permesso di soggiorno a Bologna, anche due anni, tanto che a volte, quando il permesso arriva, è quasi già scaduto. È inoltre molto difficile avere dalla Questura informazioni sulla propria pratica.
Lo denuncia del Coordinamento Migranti di Bologna, secondo il quale sarebbe possibile accelerare i tempi. “Come è possibile – chiede l’associazione – che i permessi umanitari possono essere usati come scusa per i lunghi tempi di rinnovo dei permessi di lavoro? Se è stato possibile consegnare in poche settimane i permessi umanitari, può essere fatto per tutti i permessi”.
“Forse – continua il Coordinamento migranti – la Questura non sa che è difficile trovare lavoro con in tasca il cedolino delle poste, richiedere un prestito o prendere regolarmente in affitto una casa. Forse non sa che con il cedolino gli studenti migranti non possono registrare gli esami che vengono richiesti per poter rinnovare il permesso. Forse non sa neanche che il suo personale è spesso arrogante e minaccioso”.
L’associazione ha quindi preparato una lista di dieci domande per la Questura:
1- Quanti sono i permessi di soggiorno attualmente fermi in Questura?
2- Quanti di questi sono permessi per ricongiungimento familiare?
3- E quanti sono i permessi per studio in attesa di rinnovo?
4- Quanti sono i permessi della sanatoria 2009 ancora non consegnati?
5- Perché il permesso non parte dalla data di stampa o di consegna, ma dalla richiesta di rinnovo? Perché vengono consegnati permessi con validità di uno o due mesi alla data di consegna?
6- Se mancano documenti, perché passano mesi e mesi prima che la Questura informa i migranti? Perché i documenti non vengono controllati quando si prendono le impronte digitali?
7- Perché, dopo un’attesa di mesi, quando vengono esaminati i documenti, la Questura chiede che vengano aggiornati all’anno corrente anche se erano giusti al tempo della domanda di rinnovo?
8- Quanto tempo impiega la Questura per compiere gli accertamenti?
9- Se un migrante chiede informazioni, perché i funzionari rispondono di scrivere un’e-mail, ma nessuno risponde?
10- Perché è stato chiuso l’Ufficio informazioni?
La Questura ribatte con una nota pubblicata oggi sul dorso bolognese di Repubblica. “Siamo stupiti, considerati i contatti e la disponibilità sempre dimostrata. I nostri funzionari incontrano abitualmente, settimanalmente o comunque quando ne è rappresentata la necessità, sindacati, patronati e associazioni, tra le quali il Coordinamento migranti. I nostri funzionari hanno poi anche canali diretti”.
“Tutto – aggiunge la Questura – può essere migliorato, soprattutto in questo periodo storico di criticità nel settore immigrazione, ma da un primo controllo su quanto rappresentato, le obiezioni non appaiono del tutto rispondenti al regime attuale dell’ufficio. Esprimiamo stupore e ringraziamento per il grandissimo impegno che quotidianamente il personale dell’ ufficio immigrazione mette nel proprio lavoro, nei confronti delle esigenze manifestate dalle associazioni dei migranti”.