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Permessi: rinnovi in Comune, ecco dove

Via libera alla sperimentazione, non si andrà più all’ufficio postale. Ma per ora il costo rimane invariato
Roma – 14 febbraio 2008 – La prima linea del trasferimento agli Enti locali delle competenze sui rinnovi passa per Lecce, Ancona, Brescia, Padova, Prato, Firenze, Ravenna, per il consorzio dei comuni di Portogruaro e per tutti quelli della provincia autonoma di Trento. 

Queste amministrazioni, che già affiancano gli immigrati nella compilazione delle domande, faranno un passo in più, tagliando fuori Poste Italiane. “Chi deve rinnovare il permesso potrà consegnare il kit direttamente presso uno sportello del Comune, che verificherà che è tutto in regola per poi  dialogare con la Questura fino al rinnovo del permesso” spiega Fabio Sturani, sindaco di Ancona e responsabile Anci per le politiche sull’immigrazione. 

Il via libera definitivo è arrivato stamattina dopo un incontro tra il sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi, il Capo Dipartimento Libertà Civili e immigrazione Mario Morcone, il Direttore Centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere Angela Pria, e una rappresentanza dei Comuni interessati. Lucidi ha chiesto che si entri a regime entro la fine di marzo, ma una data per la partenza non è stata fissata e bisognerà comunque attendere che venga messo a punto il sistema informatico.

Se con questa sperimentazione si spera di ridurre i tempi di attesa (come previsto dalla recente direttiva del Viminale ), non cambierà l’esborso per gli immigrati: circa settanta euro a domanda.

“Marca da bollo, contributo per la stampa del permesso elettronico e costo del servizio sono stabiliti per legge, e quanto oggi si paga a Poste si pagherà ai Comuni. Abbiamo però chiesto di allungare la durata dei permessi, in modo tale da ridurre le spese per  i cittadini stranieri,  chiamati a rinnovare il documento meno frequentemente” dice Sturani.

Anche per chi non vive nei Comuni coinvolti nella sperimentazione sono in arrivo delle novità. Si sta lavorando a un’agenda telematica condivisa tra Questure, Sportelli Unici e Uffici postali che permetta di sapere subito, appena si consegna la domanda, quando ci si dovrà presentare in Questura per lasciare foto e impronte digitali.

Elvio Pasca


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