Documento individuale per i minori stranieri sin dalla nascita. E dai sei anni in su dovranno andare in Questura a lasciare le impronte
Roma – 18 novembre 2015 – Bambini in fila in Questura insieme ai loro genitori, per farsi scannerizzare la punta delle dita. È una delle conseguenze dell’entrata in vigore in tutta Italia del nuovo permesso di soggiorno elettronico.
D’ora in poi tutti i minori stranieri, sin dalla nascita, dovranno infatti essere titolari di un permesso di soggiorno individuale. Sparirà così progressivamente (man mano che vengono presentate le domande di rinnovo) il cosiddetto ”allegato minori”, cioè il documento legato al permesso di soggiorno dei genitori che veniva finora rilasciato per i minori con meno di 14 anni.
Inoltre, a partire dai sei anni, anche i bambini saranno costretti a lasciare in Questura le loro impronte digitali, che verranno memorizzate nelle banche dati del Ministero dell’Interno e nel microchip a radiofrequenza nascosto nel permesso. Una delle funzionalità del nuovo sistema informatico di cui sono stati dotati tutti gli Uffici Immigrazione è proprio relativa alla “gestione dei minori”.
Nulla cambia per la domanda del permesso, che potrà essere presentata da genitori e figli utilizzando un unico kit postale. Poi però grandi e piccoli dovranno andare in Questura almeno due volte. Come ha confermato la Questura di Firenze in una nota, è diventata infatti obbligatoria “la presenza dei figli minori all’atto dell’acquisizione della pratica allo sportello ed anche al momento del ritiro del permesso di soggiorno”.
Elvio Pasca