Roma, 6 settembre 2024 – Mercoledì sera, presso la Casa delle Culture di Ravenna, diverse associazioni che rappresentano gli stranieri residenti in Italia si sono riunite su iniziativa del coordinamento immigrati della Cgil. Al centro dell’incontro, i ritardi burocratici per il rinnovo del permesso di soggiorno e per l’aggiornamento dei documenti a tempo indeterminato, con tempi che in alcuni casi raggiungono i 18 mesi, rispetto ai 60 giorni previsti dalla legge.
Permesso di soggiorno, la denuncia delle associazioni
Le associazioni presenti hanno chiesto al Prefetto di Ravenna la convocazione del Consiglio territoriale per sollecitare la Questura a rispettare le tempistiche legali. Non si esclude l’organizzazione di una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione. La Cgil, inoltre, sottolinea come i ritardi nella concessione del permesso di soggiorno abbiano un impatto devastante sulla vita quotidiana delle persone: dalla possibilità di lavorare, aprire un’attività o accedere ai servizi essenziali come la sanità, fino alla possibilità di ottenere un alloggio. L’attuale situazione, secondo il sindacato, aumenta quindi il rischio di emarginazione sociale.
Durante l’incontro, poi, sono state evidenziate altre problematiche, come le difficoltà di comunicazione con gli uffici amministrativi e i problemi abitativi, ulteriormente aggravati dai ritardi nei rinnovi. Ivan Missiroli della segreteria della Cgil di Ravenna ha dichiarato: “L’attuale iter burocratico mette a rischio la stabilità abitativa, lavorativa e familiare di migliaia di persone che vivono e lavorano nel nostro Paese”. La Cgil e le associazioni partecipanti, perciò, auspicano che la questione venga affrontata con urgenza dalle istituzioni, per garantire stabilità e coesione sociale a chi vive e lavora in Italia.
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