Le restrizioni volute dalla Lega. "Precedenza ai cittadini italiani" Roma – 18 luglio 2008 – Il governo alza l’asticella. Sarà più difficile l’accesso dei cittadini stranieri alle case del nuovo piano di edilizia abitativa.
Il decreto legge sullo sviluppo economico in discussione alla Camera (la cosiddetta “manovra d’estate”), prevede la costruzione di alloggi da offrire in affitto, con canoni agevolati, alle categorie più svantaggiate. Tra queste, insieme a famiglie, giovani coppie e anziani poveri, studenti fuori sede e sfrattati, il testo originale inseriva anche gli “immigrati regolari”.
Il governo ha però presentato un emendamento che restringe notevolmente la platea dei beneficiari.
Nella nuova versione del testo (che con ogni probabilità verrà approvata dai deputati), si parla infatti di “immigrati regolari a basso reddito”, ma solo se “residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima Regione”. Gli stessi requisiti serviranno per accedere ai contributi del Fondo nazionale per gli affitti.
A chiedere la modifica è stata la Lega Nord. “Siamo così sicuri, finalmente, che i nostri cittadini saranno i primi a beneficiare dei contributi versati dallo Stato a favore di coloro che hanno un basso reddito” ha spiegato il deputato del Carroccio Alessandro Montagnoli.
EP