Roma, 5 agosto 2011 – ”Quando la Libia e tutto il Nord Africa saranno in condizioni di maggiore tranquillita’ potremo fare accordi e ristabilire una situazione di maggiore serenita’, ma ci vorra’ del tempo. Nel frattempo non ha senso condannare chi vuole fuggire da una vita ai limiti delle umane possibilita’. Non ha senso che lo facciamo noi italiani che in 150 anni di storia unitaria abbiamo avuto 30 milioni di immigrati”
Lo sottolinea Franco Pittau, coordinatore del Dossier statistico immigrazione della Caritas/Migrantes, in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’. A giudizio di Pittau, in Italia non c’e’ ”una politica di accoglienza come invece in Germania dove, a partire dal 2005, superando il modello di una immigrazione temporanea, il piano di integrazione prevede per ogni nuovo venuto 900 ore di insegnamento gratuito della lingua tedesca”. ‘
‘Il nostro Paese – rileva – sembra spaccato nei confronti dell’immigrazione”, con una meta’ disposta all’accoglienza ”e l’altra che vuole mandarli via. Sarebbe opportuno che i favorevoli si mostrassero piu’ tenaci nel portare avanti la propria linea, ma senza disprezzare, senza insultare, senza essere convinti della verita’ delle proprie tesi altrimenti ci si blocca. Bisogna pensare agli altri come a potenziali compagni di strada”.