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Pizza: in Italia è sempre più “made in Egitto”

Boom di egiziani nel settore, solo a Napoli la tradizione resiste

MILANO, 16 agosto 2010 – Sono sempre meno gli italiani impegnati nella produzione e vendita della pizza: al loro posto i pizzaioli egiziani stanno progressivamente occupando uno dei settori gastronomici più caratteristici del made in Italy.

E’ quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano, in base ai dati del registro imprese tra il 2009 e il 2010, relativamente ai titolari di imprese individuali attive che dichiarano nella attività di impresa di produrre e commercializzare pizza.

Il primato spetta a Milano dove gli egiziani impegnati nel settore sono il 26,4% e “battono” anche i pizzaioli campani, con 119 imprese attive rispetto alle 31 gestite da partenopei. Gli egiziani hanno una grande occupazione nel settore in Italia, dove su oltre 1.400 ditte attive nei servizi alla ristorazione, sono quasi 1.100 (il 76%) quelli che dichiarano di fare e vendere pizza.

La tradizione dei “pizzaioli nostrani” resiste solo a Napoli dove sono solo due gli egiziani attivi in provincia nei servizi alla ristorazione, nessuno dei quali registrato come pizzeria.
Ben il 64% degli egiziani che fanno ristorazione a Milano, sono specializzati nella preparazione e somministrazione di pizza, contro il 24% dei napoletani ed il 19% dei campani.

La ristorazione straniera in Italia non si ferma solo alla pizza, infatti i dati riportano una produzione di bar, caffè, take away e ristoranti che rappresentano oltre 13.400 le imprese individuali attive in Italia; in cui il titolare è nato all’estero, che sono il 9,1% delle ditte di settore.

Marco Iorio

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