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Poker filippino: 24 denunce a Roma

Bisca a cielo aperto nei giardinetti per giocare a Pusoy. Centinaia di euro a partita

Roma – 28 agosto 2008 – La febbre delle carte è costata cara a un nutrito gruppo di cittadini filippini che ieri si era dato appuntamento in un parco della capitale. Al di là dei soldi persi, in 24 si sono portati a casa una denuncia per gioco d’azzardo.

Arrivati nel parco della Resistenza dopo le segnalazioni di alcuni residenti, i Carabinieri hanno scoperto che tra panchine e giardinetti era stata allestita bisca clandestina. Distribuiti in diversi capanelli i giocatori si affrontavano in emozionanti e costose partite di pusoy, una variante del poker diffusa nelle Filippine e, con altri nomi, in diversi paesi asiatici.

Nel pusoy, tutte le carte del mazzo vengono distribuite tra quattro giocatori, che si ritrovano quindi in mano 13 carte a testa, da dividere in tre mazzetti più piccoli (3 + 5 +5 carte). Il gioco si sviluppa dal confronto tra i mazzetti di ogni giocatore, preceduto dalle puntate.

Al parco della Resistenza si giocava con puntate minime da 10 euro e a fine partita potevano passare di mano anche 500 euro. Passatempo tradizionale? Forse, ma di sicuro anche gioco d’azzardo non autorizzato, quindi sono scattate le denunce.

Durante l’operazione di ieri  i carabinieri hanno sequestrato complessivamente 4mila euro dai tavoli da gioco,  e identificato  circa centoventi  cittadini extracomunitari di varie nazionalità, tutti in regola con il permesso di soggiorno. È stato denunciato anche un anziano filippino: tra una partita e l’altra, vendeva senza autorizzazioni bibite e snack a giocatori e spettatori.

 

EP 

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