150 guest officers di Europol in Italia per aiutare Digos e polizia di frontiera. Il Viminale: “Si concentreranno sui soggetti sospetti”
Roma – 10 maggio 2016 – Negli hotspot italiani arrivano gli esperti di Europol, l’agenzia dell’Ue specializzata nella lotta al crimine internazionale e al terrorismo. Avranno il compito di controllare i migranti “sospetti”, come ha confermato il ministero dell’Interno.
“Il Consiglio UE del 20 novembre 2015, all’indomani dei fatti accaduti il 13 novembre a Parigi – ricorda una nota del Viminale – ha dato mandato ad Europol di dare supporto ai Paesi maggiormente coinvolti dal flusso di migranti attraverso l’invio, presso gli hotspots, di esperti chiamati “guest officers”. Questi ultimi avrebbero il compito di coadiuvare gli operatori delle Polizie nazionali nei controlli di sicurezza di secondo livello che oggi – per l’appunto – vengono effettuati da personale Digos e dagli specialisti di frontiera”.
“Dopo tali controlli di sicurezza, espletati dagli Stati membri e Frontex, l’attività dei guest officers si concentrerebbe sui soggetti che, in base a specifici indicatori, destano sospetti e necessitano di un ulteriore controllo (secondo livello – cross check con i databases di Europol, in particolare con l’EIS ed altre banche dati internazionali) mirato non solo alla prevenzione del pericolo terrorismo, ma anche della criminalità comune, oltre che alla gestione di esigenze connesse alla immigrazione”.
“La previsione iniziale – scrive il Ministero dell’Interno – dovrebbe riguardare l’arruolamento di circa 150 unità per consentire un uso flessibile delle stesse anche in base agli sviluppi della crisi migratoria. Tutti gli elementi tecnici di dettaglio saranno trattati durante i lavori del consiglio di amministrazione di Europol, che avrà luogo l’11 e 12 maggio”.