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Pordenone, 16 set. – (Adnkronos) – I carabinieri della Compagnia
di Sacile (Pordenone), non hanno ancora chiesto la convalida del fermo
del padre della giovane di 18 anni di origine marocchina, Sanaa
Dafani, uccisa a coltellate ieri sera in un boschetto a Montereale
Valcellina. Il padre della ragazza, El Katawi, di 45 anni, non e’
ancora stato interrogato, affermano i militari dell’Arma. Il pm del
Tribunale di Pordenone che si occupa della vicenda e’ Alessandra
Barra.
Il fidanzato della giovane, Massimo De Biasio, di 31 anni, e’
stato ascoltato ieri notte dai carabinieri prima che entrasse nella
sala operatoria dell’ospedale di Pordenone. Il giovane si trovava
infatti con Sanaa ed e’ stato ferito nel tentativo di difenderla. La
ricostruzione fornita dai carabinieri, in base al racconto del
giovane, parte dal percorso in automobile che la coppia stava facendo,
quando ha incrociato il padre di Sanaa. I due ragazzi si sono fermati,
e si sono messi a parlare con El Katawi Dafani, ma la discussione e’
degenerata e l’uomo ha aggredito la figlia con un coltello. De Biasio
ha cercato di disarmare l’uomo, riportando le ferite alle mani e
all’addome, e poi e’ riuscito ad allontanarsi di qualche metro nel
vicino boschetto e a lanciare l’allarme. Sanaa e’ invece stata colpita
a morte: i sanitari del 118 l’hanno trovata agonizzante e i
carabinieri sopraggiunti subito dopo gia’ morta.
(Afv/Ct/Adnkronos)
16-SET-09 10:05