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Precari dell’ immigrazione, ecco la proroga di sei mesi

Un decreto legge sposta al 31 dicembre 2012 la scadenza dei contratti dei lavoratori a tempo determinato degli Sportelli Unici per l’Immigrazione. Dieci milioni di euro per coprire i costi

 

Roma –  21 giugno 2012 – È in un decreto legge appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale la proroga di sei mesi dei contratti dei precari dell’Immigrazione, seicentocinquanta lavoratori a tempo determinato impiegati da anni presso Questure e Sportelli Unici.

Sarebbero “scaduti” a fine mese, se tra le “Misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini, per assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altre strutture dell’Amministrazione dell’interno, nonché in materia di Fondo nazionale per il Servizio civile” non ci fossero poche righe che spostano il termine al 31 dicembre 2012. Una soluzione anticipata qualche giorno fa dal ministero dell’Interno Anna Maria Cancellieri ai sindacati, insieme “all’impegno a trovare una soluzione definitiva in vista della stabilizzazione”.

Per coprire i costi della proroga sono stati stanziati circa dieci milioni di euro. Sono soldi non utilizzati del Fondo di solidarietà per le vittime di mafia, estorsioni e usura, che il governo ha deciso di utilizzare per questo e altri scopi, come ad esempio il rifinanziamento del Servizio Civile.

Elvio Pasca

DECRETO-LEGGE 20 giugno 2012, n. 79    
Misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini, per assicurare la funzionalita’ del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altre strutture dell’Amministrazione dell’interno, nonche’ in materia di Fondo nazionale per il Servizio civile. (12G0105)

[…]

Art. 5

Disposizioni in materia di Fondo nazionale per il servizio  civile  e
di sportelli unici per l’immigrazione

1. Le somme del Fondo di rotazione per la solidarieta’ alle vittime
dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura  di
cui all’articolo 2, comma 6-sexies,  del  decreto-legge  29  dicembre
2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26  febbraio
2011,  n.  10,  resesi  disponibili  al  termine  di  ogni  esercizio
finanziario ed accertate, con decreto del Ministro  dell’interno,  di
concerto  con  il  Ministro  dell’economia  e  delle  finanze,   sono
riassegnate, previo versamento all’entrata del bilancio dello  Stato,
al Fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del  decreto-legge
10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge  9
aprile 2009, n. 33, per essere destinate alle esigenze dei Ministeri.
2. Una quota delle risorse resesi disponibili al termine  dell’anno
2011, non superiore a 30 milioni di euro, accertate con le  procedure
di  cui  al  comma  1,  e  determinate  con  decreto   del   Ministro
dell’interno, di concerto  con  il  Ministro  dell’economia  e  delle
finanze, entro trenta giorni dalla data di entrata  in  vigore  della
presente disposizione, sono versate all’entrata  del  bilancio  dello
Stato per essere riassegnate, nell’anno 2012, ad  apposito  programma
dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze
relativo  al  Fondo  nazionale  per  il  Servizio   civile   di   cui
all’articolo 19, della legge 8 luglio 1998, n.  230.  Per  assicurare
l’operativita’  degli  sportelli  unici  per   l’immigrazione   delle
Prefetture-uffici   territoriali   del   Governo   e   degli   Uffici
immigrazione  delle  Questure,  il  termine  di  cui   al   comma   1
dell’articolo  15  del  decreto-legge  29  dicembre  2011,  n.   216,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012,  n.  14,
e’ prorogato fino al 31 dicembre 2012, fermo restando quanto disposto
dall’articolo 2, comma 6, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225,
convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, e
a tale fine, con le medesime procedure di cui al  primo  periodo  del
presente comma, una quota ulteriore di  euro  10.073.944  per  l’anno
2012 e’ assegnata ad apposito programma dello stato di previsione del
Ministero dell’interno.
3. Il Ministro dell’economia e  delle  finanze  e’  autorizzato  ad
apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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