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Precari immigrazione. Il Pd: “Maroni li manda a casa?”

Interrogazione sui 650 lavoratori a termine di Questure e Prefetture. Giovanelli : “Esperti fondamentali, che non possono essere rimpiazzati”

Roma – 4 novembre 2010 – "Seicentocinquanta lavoratori a tempo determinato, dipendenti degli uffici immigrazione delle questure non vedranno rinnovato il loro contratto a fine anno: un altro duro colpo per le famiglie strette dalla morsa della crisi, colpiti a livello personale nella speranza dissolta di un riconoscimento professionale stabile, e colpiti economicamente perche’ si ritrovano disoccupati e abbandonati".

Così Oriano Giovanelli, deputato del Partito Democratico, Che ha presentato ieri in commissione Affari costituzionali un’interrogazione sul furuto dei precari dell’immigrazione. È infatti ancora incerto il futuro dei seicentocinquanta lavoratori a tempo determinato di Questure e prefetture, che venerdì scorso sono scesi in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica.

"Il Ministro Maroni si e’ spesso accreditato meriti relativi alla lotta all’immigrazione clandestina e alla criminalita’, sfruttando il binomio immigrazione = minaccia. Non si capisce perche’ ora, proprio gli uffici immigrazione delle questure e delle prefetture debbano venir privati di esperti fondamentali" spiega Giovannelli.

Questi lavoratori, aggiunge il deputato del Pd, "difficilmente potranno essere rimpiazzati o sostituiti da personale amministrativo di altri uffici, poiche’ questi hanno gia’ subito tagli ingenti al personale. Il ministro Maroni ci spieghi se vuole lasciare a spasso 650 lavoratori del suo ministero e decurtare i servizi indispensabili per i cittadini nelle Questure".

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