Roma – 29 novembre 2012 – C’è stato anche un passaggio sull’ immigrazione nel confronto televisivo di ieri sera tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, i due finalisti della Primarie del centrosinistra.
“Clandestini o migranti irregolari, come li chiamate? Per voi l’immigrazione è una questione di sicurezza o un’opportunità?” ha chiesto la conduttrice Monica Maggioni.
“Bisogna – ha risposto il segretario del Pd- che i migranti non diventino clandestini. Noi, a trattare la regolarità a schiaffoni abbiamo accumulato un sacco di irregolarità e quindi dobbiamo metterci nelle condizioni di Paese civile che regola i flussi, che dà i diritti di cittadinanza quando è ora, per integrare veramente, insomma che fa le cose che hanno fatto Paesi che hanno avuto esperienze di questo genere. Poi arriverà il momento che rifletteremo sui morti annegati nel Mediterraneo e ci vergogneremo, verrà quel momento”.
In un altro momento del confronto Bersani ha inoltre ribadito che la riforma della cittadinanza sarà una delle prime cose che farà se andrà al governo: “Un ragazzo una ragazza figlia di immigrati che studia qui che studia con i nostri figli è un’ italiana, secondo me dal primo giorno”.
“D’accordo con il segretario – ha risposto il sindaco di Firenze – li chiamiamo migranti, diciamo anche che le leggi di questo Paese sono leggi assurde. Sa che un’aziende che si occupa di moda in Italia, a Firenze, nel nostro settore, non può scegliere un designer, o una scuola di formazione non può chiamare dei cervelli perché c’è la Bossi-Fini che li blocca, persino loro che possono portar intelligenza? La prima cosa da fare è cambiare la Bossi Fini ed essere capaci di farlo alla svelta”.