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Profughi. Così Bruxelles vuole cambiare il sistema europeo comune d’asilo

Due opzioni per cambiare il regolamento di Dublino, maggiore armonizzazione di standard e procedure comuni tra gli Stati membri, migrazioni legali… Ecco il pacchetto presentato dalla Commissione Europea

Bruxelles – 6 aprile 2016 – L’ormai famigerato regolamento di Dublino è quello che oggi costringe a farsi carico dei richiedenti asilo i Paesi europei di primo ingresso, come la Grecia e l’Italia, sottoponendoli a una  pressione enorme. Inoltre, spinge molti profughi a non farsi identificare in Grecia o in Italia, nella speranza di poter raggiungere altri Paesi europei, con sistemi di accoglienza migliori e chiedere e ottenere protezione lì. 

Almeno a parole, la Commissione Europea pare finalmente decisa a eliminare queste storture, nell’ambito di una riforma complessiva del sistema europeo comune di asilo (Ceas) tratteggiata oggi.

 In particolare, per quanto riguarda il regolamento di Dublino, Bruxelles propone due opzioni. La prima è un semplice emendamento, che farebbe scattare, quando necessario, un meccanismo di emergenza. La regola del Paese di primo ingresso rimarrebbe, ma nei casi di “pressione sproporzionata” su uno Stato membro, i profughi potrebbe essere redistribuiti anche in altri Stati dell’Ue. 

La seconda opzione è invece un sistema tutto nuovo per distribuire sempre i richiedenti asilo tra gli Stati membri, secondo quote definite in base a grandezza, ricchezza e capacità di assorbimento di ognuno di essi. Una proposta che troverà ancora meno appoggi tra i Paesi che già si oppongono alle già misere redistribuzioni approvate e ancora non realizzate dai 28 nel pieno della crisi attuale. 

La Commissione delinea però anche una prospettiva a lungo termine. Questa prevede la possibilità di trasferire dai singoli stati all’Ue la responsabilità nell’esame delle domande di asilo. Questo, sottolinea Bruxelles,  richiederebbe trasformazioni più profonde e risorse che è difficile immaginare in un breve e medio periodo. 

Tra i campi di intervento  ci sono anche “una maggiore armonizzazione delle norme e procedure di asilo per creare condizioni omogenee in tutta Europa e ridurre quindi i fattori di richiamo al fine di contrastare i movimenti secondari irregolari” e “il rafforzamento del mandato dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO)”. La Commissione dice inoltre che sta definendo “misure volte a garantire percorsi sicuri e organizzati di migrazione legale” . 

Si tratta di “diversi percorsi possibili per conseguire una politica europea di asilo umana ed efficace insieme a una politica della migrazione legale gestita meglio. Sulla base dei feedback che riceverà sulla comunicazione, la Commissione presenterà le proposte appropriate”.

Ecco i documenti presentati oggi dalla Commissione Europea

Comunicazione: Riformare il sistema europeo comune di asilo e potenziare le vie legali di accesso all’Europa

SCHEDA INFORMATIVA: Il sistema di Dublino

SCHEDA INFORMATIVA: Sistema europeo comune di asilo

SCHEDA INFORMATIVA: La migrazione legale

 

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