Gli enti locali possono chiedere di continuare progetti già avviati o proporne di nuovi. Il vademecum con tutte le novità introdotte dalla riforma del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati
Roma – 27 ottobre 2016 – Gli enti locali titolari di un progetto del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) in scadenza al 31 dicembre 2016 hanno tempo fino al 30 ottobre per presentare attraverso la piattaforma https://fnasilo.dlci.interno.it le domande di prosecuzione delle progettualità in corso. Stesso termine e stessa procedura per le domande di accesso allo Sprar, con nuovi progetti, da parte di enti che non ne fanno parte.
Lo spiega in una nota il Viminale, segnalando che un vademecum, pubblicato sul sito del Servizio centrale Sprar insieme alla modulistica e al resto della documentazione d’interesse, spiega dettagliatamente la procedura sia per la richiesta di prosecuzione che per quella di nuovo accesso. Entrambi i procedimenti sono cambiati recentemente, nell’ambito della riforma dello Sprar introdotta dal decreto del ministro dell’Interno 10 agosto 2016.
Queste le principali novità, ispirate dal principio dell’accesso permanente, cardine della riforma:
– possibilità per gli enti di presentare nuovi progetti in qualsiasi momento dell’anno: una commissione permanente valuterà le domande ogni 6 mesi;
– decorrenze annuali sia per le graduatorie dei nuovi progetti che per la prosecuzione di quelli già attivi;
– figura di un revisore esterno a tutela dell’ente titolare nel controllo delle procedure amministrative.
Per informazioni e chiarimenti è attivo il numero verde 800 135 607 (Lunedì-Venerdì dalle 9.30 alle 15.00). Assistenza anche via mail all’indirizzo dlci.assistenza.fnasilo@interno.it, gestito dal ministero – dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione in collaborazione con il Servizio centrale Sprar e con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci).