“Problema poteva essere gestito facilmente, distribuendo le persone nei diversi Paesi. Avremmo evitato reazioni populiste e di rigetto”
Roma – 16 febbraio 2017 – “Abbiamo bisogno di una risposta europea al problema”. È l’appello lanciato dal nuovo segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per affrontare la crisi dei rifugiati.
“L’idea dovrebbe essere evitare l’esistenza dei rifugiati, che significa aumentare la capacita’ di prevenire e risolvere i conflitti. Detto cio’, ho sempre pensato che in una Ue che nel 2016 ha ricevuto circa un milione di persone, cioe’ il 2% della sua popolazione, questo fenomeno poteva essere gestito, se ci fosse stato un investimento importante nelle aree di accoglienza” ha spiegato Guterres in un’intervista a La Stampa e ad altri media europei.
Per il numero uno dell’Onu, accoglienza “significa alloggio, amministrazione, controlli, inclusi quelli per la sicurezza, e poi la capacita’ di distribuire le persone nei diversi Paesi europei, su base proporzionale in relazione alle capacita’. Se fosse stato fatto, sarebbe stato relativamente facile gestire il fenomeno, e non avremmo avuto questo drammatico impatto sull’opinione pubblica, vedendo masse che si spostavano attraverso i Balcani in maniera caotica”.
“Ciò – denuncia Guterres – ha aiutato tutte le reazioni populiste, e ogni forma di rigetto dei rifugiati, migranti, stranieri, che ora sono il problema centrale nel dibattito politico europeo. Nessun Paese puo’ farcela da solo, ma se tutti esprimono la solidarieta’ necessaria a lavorare insieme, io penso che le sfide attuali possono trovare una risposta adeguata”.