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Profughi. I vescovi: “1800 morti n un anno: dov’è l’Europa?”

Il presidente della Cei Bagnasco: "L'Europa deve essere casa dei popoli e delle Nazioni. La Chiesa ha offerto ai profughi un supplemento di ospitalità"

Citta' del Vaticano – 23 settembre 2014 – "Dov'e' l'Europa?". Lo ha detto in merito all'immigrazione il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, aprendo ieri il consiglio episcopale permanente.

"In questo anno 2014, nonostante le coraggiose operazioni in atto, sono morti nel Mediterraneo 1800 migranti! Torniamo a chiederci, dov'e' l'Europa? Come diceva il Santo Padre, dobbiamo dichiararla tristemente una 'non-Europa'?".

"Non vorremmo mai questo; vogliamo vedere l'Europa casa dei popoli e delle Nazioni. Casa, non 'albergo' dove i piu' ricchi e potenti possono meglio alloggiare; casa rispettosa delle storie diverse, mano che accompagna, non che schiaccia arrogante e matrigna. L'Europa – ha ricordato Bagnasco – ha un'origine cristiana: il Vangelo ha fatto sintesi di ogni contributo ed ha ispirato una cultura umanistica ammirevole, patrimonio di cui ha bisogno l'intera umanita' che, nonostante tutto, guarda ancora all'Europa con speranza".

"Prove di tale accoglienza si sono moltiplicate in questa difficile crisi migratoria in tante diocesi, parrocchie, congregazioni religiose, associazioni di volontariato e cooperative lungo tutto il nostro Paese. Dietro l'invito del Santo Padre, a un 'supplemento di ospitalita'' – rilanciato insieme da Caritas e Migrantes – sono state accolte ben 4.000 persone, tra cui minori non accompagnati".

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