Roma – 5 luglio 2011 – Troppi profughi in Valcamonica, vanno distribuiti meglio in tutta la Lombardia.
Ne è convinto Renzo Bossi, figlio del senatùr e consigliere regionale lombardi. Il trota (soprannome affibbiatogli dal celebre padre)è il primo firmatario una mozione approvata oggi a maggioranza dall’assemblea del Pirellone, in cui si chiede di cambiare i criteri di assegnazione, tra province e comuni, delle persone sbarcate a Lampedusa e distribuite in tutta Italia secondo il piano di accoglienza gestito dalla Protezione civile.
La mozione chiede “alla giunta regionale di farsi interprete presso il governo della richiesta di predisporre un piano di ricollocazione dei profughi, in accordo con il tavolo tecnico provinciale, in modo che la presenza sia commisurata alle comunità ospitanti, non superando comunque lo 0,05% della popolazione nei comuni con meno di 5 mila abitanti”. Il testo precisa che “si deve anche tener conto dell’attuale incidenza della presenza di stranieri immigrati”.
La battaglia del Trota dà voce allo scontento della Valcamonica (qualche giorno fa ci fu una fiaccolata leghista su questo tema), ma è anche una piccola resa dei conti all’ interno al centro-destra. Il responsabile della distribuzione dei profughi in Lombardia è infatti l’assessore regionale alla Protezione Civile, Romano La Russa, esponente del Popolo delle Libertà.
EP