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Profughi. Merkel e Hollande: “Subito centri di identificazione in Italia e Grecia”

Francia e Germania premono per separare richiedenti asilo da immigrati irregolari. E vogliono una lista di “Paesi sicuri” per accelerare i rimpatri

 

 

Roma – 25 agosto 2015 – Capire subito se chi sbarca ha diritto alla protezione internazionale, in caso contrario rimandarlo indietro. È l’ingrediente principale della ricetta  che Francia e Germania propongono per affrontare la crisi delll’immigrazione. 

Ai fornelli, però, dovrebbero mettersi Italia e Grecia. Al termine dell’incontro con il presidente francese Francois Hollande, Angela Merkel ha chiesto ieri ai governi di Roma e Atene di accelerare la costruzione di centri di identificazione nei luoghi di sbarco, dove dividere i richiedenti asilo dai  migranti irregolari. 

“Non possiamo tollerare ritardi” ha detto Merkel, chiedendo insieme a Hollande una risposta unita dell’Europa all’afflusso senza precedenti che ora vede aprirsi un nuovo preoccupante fronte nei Balcani. I due leader premono anche perché l’Ue stili una lista di “Paesi sicuri”, che permetterebbe di respingere più facilmente i richiedenti asilo di determinate nazionalità. 

In Germania quest’anno potrebbero arrivare 800 mila persone. Merkel ha però condannato duramente l’assalto dei neonazisti a un campo profughi a Heidenau: “È disgustoso vedere come gli estremisti stiano dando voce al loro odio”.

 

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