Roma – 1 dicembre 2011 – I profughi arrivati in Italia dai paesi nordafricani sull’onda della cosiddetta primavera araba e della guerra in Libia possono iscriversi all’anagrafe. Verranno inseriti nello “Schedario della popolazione temporaneamente presente”.
Lo prevede un’ordinanza del presidente del Consiglio Mario Monti pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale, che obbliga gli uffici dei Comuni a uniformare le loro prassi in materia, finora piuttosto disomogenee.
Potrà chiedere l’iscrizione chi ha ottenuto un permesso di soggiorno umanitario, ma anche chi ha chiesto protezione internazionale e attende la decisione della commissione territoriale. Nel primo caso bisognerà presentare all’anagrafe il permesso umanitario, nel secondo un attestato nominativo da chi risulta che è stata presentata la domanda oppure il permesso di soggiorno per richiesta di asilo.
Chi intanto è ospite in una struttura di accoglienza dovrà anche allegare una dichiarazione del responsabile del centro.
“È un passo positivo, perché comporta un’effettiva presa in carico di queste persone da parte dei Comuni, inizia un percorso di legalità in attesa che venga definito il loro status. E questo indipendentemente dalle posizioni più o meno illuminate, verso gli immigrati, delle singole amministrazioni” commenta Maurizio Bove, responsabile immigrazione del Cisl di Milano.
EP