Roma – 11 giugno 2014 – Sarà il ministero dell’Interno a gestire la prima accoglienza di profughi e migranti che arrivano sulle coste italiane, anche attraverso al gestione e l’identificazione nei centri di accoglienza regionali. Poi i richiedenti asilo verranno affidati ai Comuni e inseriti nella rete Sprar.
È il piano definito ieri al Viminale durante l’incontro tra il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia (Anci) Piero Fassino, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il sindaco di Catania Enzo Bianco, e il ministro dell’interno Angelino Alfano, accompagnato dal sottosegretario Domenico Manzione.
“Abbiamo definito una linea e un percorso, per la definizione di un piano di intervento che vada oltre l’emergenza sbarchi di queste ore. Questo piano verrà ratificato in Conferenza Unificata giovedì prossimo e il ministero dell’Interno si è impegnato alla definizione delle risorse necessarie che verranno stabilite in accordo con il ministero dell’Economia” ha detto Fassino.
Si va quindi verso una gestione strutturale dell’emergenza sbarchi “per un piano che è destinato a diventare organico – ha sottolineato Fassino – perché non regge più la cultura dell’emergenza ma occorre una pianificazione a lungo termine per gestire il fenomeno in modo ordinato. Per fare questo però – ha aggiunto il presidente Anci – occorre il coinvolgimento di tutto il Paese e non scaricare l’onere solo sulla Sicilia e i suoi Comuni”. Per questa ragione sabato prossimo, ha annunciato Fassino, si terrà una riunione tra il ministero del Welfare, l'Anci e i sindaci siciliani, per affrontare nello specifico i problemi di gestione.
Fassino ha anche parlato dell’attivazione di un tavolo permanente a cui siederanno tutte le Regioni e l’Anci in rappresentanza dei Comuni “perché il Paese è uno solo e bisogna affrontare l’emergenza con senso di responsabilità, con criteri rigorosi per la sicurezza e senza allarmi e insicurezza per i cittadini”.
Con Alfano, inoltre, Fassino ha affrontato anche il tema del coinvolgimento dell’Europa: “Serve una strategia europea sull’emergenza sbarchi – ha rimarcato il presidente Anci. "Non può essere delegata la gestione solo all’Italia ma l’Ue deve farsi carico, insieme a noi, di questa emergenza e la prossima presidenza del Semestre può dare più forza a questa richiesta”.
Anche dal ministro dell’Interno Angelino Alfano è arrivato l’ennesimo appello all’Europa. “Su Mare Nostrum – ha spiegato il titolare del Viminale – servono risorse e soldi. Noi siamo stanchi, l'Europa non ci sta dando quelle risposte che ci aspettavamo e ci aspettiamo. L'operazione Mare Nostrum deve concludersi – ha affermato – certo non domattina, ma dobbiamo individuare una via d'uscita da Mare Nostrum, perchè questa operazione non può continuare in eterno”.