Venezia, 18 maggio 2011 – “I prossimi mesi saranno durissimi sul tema dei profughi. La demagogia oggi ti inviterebbe a nozze, ma è altrettanto vero che questo è un problema nazionale: in Italia sono già sbarcate 30 mila persone, mentre altre 450 mila si spostano in Tunisia per andare altrove. Su questo fronte ci ritroviamo sostanzialmente da soli: siamo l’unico Stato europeo che sta pagando i danni di guerra veri, quelli dell’invasione da parte di questi immigrati”.
Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo sull’argomento in occasione del consueto “Punto Stampa” al termine della seduta della Giunta regionale.
“Il Veneto ha pochi ragionamenti da fare sulla questione: o sceglie la strada dei campi profughi, delle tendopoli e dei casermoni – ha ricordato Zaia – oppure sceglie la strada dell’ospitalità diffusa, della quale ho parlato qualche giorno fa al telefono anche con il Patriarca Angelo Scola. L’ospitalità diffusa ci dovrebbe permetterebbe, in teoria, di avere meno tensioni e, in un piano prudenziale, potrebbe riguardare circa 2 mila profughi, ovvero uno ogni 2 mila abitanti”.