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“Basta discriminazioni sul lavoro”. Le raccomandazioni del Consiglio d’Europa

L’Ecri chiede ai governi un contrasto più efficace, protezione delle vittime e incentivi per le aziende virtuose. “Perchè la tutela della diversità è un vantaggio per tutti”

Roma – 9 ottobre 2012 – Gli Stati europei devono fare di più per combattere il razzismo e le discriminazioni nel mondo del lavoro. Un impegno a vantaggio dei lavoratori, ma anche delle aziende e di tutta la società, perché la diversità è una risorsa.

 

È quanto si legge nella Raccomandazione sulle discriminazioni sul lavoro pubblicate qualche giorno fa dalla Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri), un organismo composto da esperti indipendenti che monitora e, quando necessario, chiede agli Stati membri di intervenire.

Secondo l’ECRI, in Europa ci sono ancora molestie, vittimizzazione (i comportamenti messi in atto contro chi si è attivato per ottenere parità di trattamento) e segregazione, e alcuni lavoratori soffrono una “discriminazione multipla” su fattori differenti contemporaneamente , come razza, genere e religione. I governi dovrebbero quindi lanciare dei piani nazionali per promuovere l’uguaglianza e prevenire la discriminazione nel lavoro, sia nel settore pubblico che nel privato.

La raccomandazione esorta inoltre i governi ad adottare e applicare leggi che garantiscono una protezione efficace contro le discriminazioni dirette e indirette. I lavoratori che denunciano discriminazioni o molestie razziali dovrebbero essere protetti anche da licenziamenti e altre forme di ritorsione. Andrebbero poi incentivate le aziende virtuose, ad esempio con sgravi fiscali e contributivi per quante hanno una forza lavoro multietnica, fondi per la formazione, premi e certificazioni.

“La promozione della non discriminazione è un buon strumento di marketing per le imprese, mentre una cattiva reputazione in questo campo può avere un impatto negativo sui profitti” sottolinea l’Ecri. “Eliminare la discriminazione razziale e garantire uguaglianza nell’accesso al lavoro e nelle carriere può creare una forza lavoro variegata che offre un bacino illimitato di talento. Un ambiente di lavoro inclusivo che promuove la diversità va a vantaggio dei datori di lavoro, dei lavoratori e dell’intera società”.

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ECRI GENERAL POLICY RECOMMENDATION NO. 14 ON COMBATING RACISM AND RACIAL DISCRIMINATION IN EMPLOYMENT

EP

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