Torino – 13 novembre 2014 – “Divieto di dimora, anche occasionale, per persone prive di regolare documento di identita' e di regolare certificato medico rilasciato dalla competente Unita' locale socio sanitaria attestante le condizioni sanitarie e l'idoneita' a soggiornare". E obbligo a "sottoporsi entro 3 giorni a visite mediche".
É l'ordinanza anti immigrati (ufficialmente “misure urgenti per il contrasto al diffondersi di malattie infettive” che vogliono firmare i sindaci legisti del Piemonte.
Un intervento “indifferibile” secondo il primo cittadino di Cossato (Biella), Claudio Corradino:, che se l'è inventata. "Il Governo – spiega – ha cancellato il reato di immigrazione clandestina, e noi in qualche modo dobbiamo tutelarci. I migranti irregolari arrivano dopo viaggi lunghi, estenuanti, in condizioni precarie, e possono essere vettori di malattie. Noi vogliamo assicurarci che, se arrivano qui, vengano visitati prima di metterli in un centro d'accoglienza”.
Corradino non teme che l'ordinanza possa essere impugnata, dice di agire in un ambito di poteri di sanita' pubblica". “Puo' essere un intervento discutibile, qualcuno potràgiudicarlo una stupidaggine – aggiunge – ma come sindaco io posso farlo e lo faremo molto presto. Punto e basta".
E ora il segretario regionale del Carroccio ed ex governatore Roberto Cota vuole che l'oridndanza di Corradino diventi un must in tutti i comuni a maggioranza leghista. “Dove siamo all'opposizione – ha aggiunto- presenteremo mozioni per impegnare i sindaci ad adottare l'ordinanza: li invitiamo, se davvero hanno a cuore la salute dei loro concittadini, a seguire il nostro esempio”.
Sicuri che i sindaci hanno questi poteri? “Questa sarebbe materia di competenza dello Stato o della Regione – ammette Cota – ma visto che ne' l'uno ne' l'altra se ne occupano, ci pensiamo noi a impegnarci in un'iniziativa contro i problemi creati dall'immigrazione irregolare e incontrollata”.