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“Gli immigrati hanno fatto la Francia, facciamoli votare”, Hollande sfida Le Pen

"Le origini non c'entrano, la République è adesione a un progetto comune”.  Il presidente francese inaugura il museo dell'immigrazione a Parigi

Parigi – 16 dicembre 2014 – “Gli immigrati sono un'opportunità”, bisogna celebrarli per il “sangue versato, il lavoro, il talento e il successo” che hanno regalato alla Francia. “La République  non è legata alle origini, ma all'adesione a un progetto comune”.

Così il presidente François Hollande ha sfidato ieri i discorsi xenofobi di Marine Lepen e Nicolas Sarkozy, inaugurando a Parigi il museo della storia dell'immigrazione. Una struttura, ha spiegato, che dovrebbe “dare agli immigrati il posto che meritano nel racconto nazionale”.

“Un francese su quattro -ha ricordato il presidente – ha almeno un nonno straniero. L'immigrazione fu un prodotto delle nostre necessità, per rispondere ai bisogni del nostro Paese. Si calcola che gli immigrati abbiano costruito una casa su due, due macchine su sette, il 90% delle autostrade”.

E pure allora “i demagoghi aizzavano le paure e facevano leva sulla tradizione per giustificarne il rifiuto”. Con esiti tragici, come ad Aigues Mortes, nel 1893, quando  “francesi, fomentati da assurde voci, massacrarono i lavoratori italiani”.

Secondo Hollande, “non c'è niente di nuovo nei discorsi di oggi: gli immigrati sono sempre accusati di venire a rubare il lavoro ai francesi, la novità è la penetrazione di queste tesi in un contesto di crisi interminabile e di globalizzazione”.

Alla chiusura delle frontiere invocata dalla destra, il presidente francese ha contrapposto invece un appello alle “forze repubblicane” perchè facciano riforme per l'integrazione. A partire da quel diritto di voto alle elezioni locali che finora la gauche ha lasciato solo sulla carta, nei suoi programmi.

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