Roma – 19 luglio 2013 – Gli insulti razzisti a Kyenge sono solo l'ultimo anello di una lunga catena.
Prima, ci sono i cori di Matteo Salvini sui napoletani che “puzzano” e le cannonate contro le navi della speranza proposte da Umberto Bossi. C’è lo stesso Roberto Calderoli che porta il suo maiale a passeggio dove sorgerà una moschea o Mario Borghezio che ritiene condivisibili le idee di Anders Breivik ispiratrici delle stragi di Oslo e Utoya.
La deriva costante dei “Leghisti brava gente” verso l’estremismo e contro il diverso è raccontata in un libro di Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani del Partito Democratico . Una collezione ragionata delle sparate e delle imprese degli uomini del Carroccio. Edito da Stranieri in Italia, può essere scaricato gratuitamente da questa pagina Facebook.
“Inizialmente i proclami dei leghisti – ricorda Chaouki nell’introduzione – erano orientati sulla presunta inferiorità dei meridionali e il dichiarato desiderio di contenere la presenza meridionale nelle regioni del Settentrione. Poi, con le spinte della globalizzazione economica e umana e l’aumento dei flussi migratori, hanno adeguato la loro “offerta politica” a temi come il “no” deciso a una società diversa, più colorata e inclusiva. Fino a degradare nella negazione di diritti fondamentali”.
“Gli effetti di questi lunghi anni di propaganda chiaramente xenofoba e razzista non vanno sottovalutati" ammonisce l'autore. “La Lega Nord, guidata da Bossi e Maroni, si è fatta portavoce dei peggiori slogan, traducendoli spesso tragicamente in azione di governo, Per questo ho voluto offrire a tutti uno strumento per leggere nero su bianco le fondamenta del populismo leghista contro i meridionali, gli immigrati, i musulmani, i Rom e tanti altri”.
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