Un leghista padovano: "O comunque, extraue in mutande". Il Pd e il Sel: "Razzista, si dimetta"
Roma – 3 dicembre 2010 – “Basta soldi pubblici alla Maratona di Sant’Antonio perché a vincere sono sempre atleti africani o comunque extracomunitari in mutande. Meglio darli ai tanti padovani colpiti dalla crisi economica o a quelli vittime dell’alluvione”.
È il fine ragionamento portato giovedì sera in consiglio provinciale a Padova dal leghista Pietro Giovannoni. Parole che sembrano raccogliere la sfida a chi è più razzista nella città veneta lanciata dal consigliere comunale Vittorio Aliprandi con le sue frasi anti-rom.
“Queste affermazioni naziste e primitive sono il segno tangibile di un fortissimo regresso sociale”commenta l’assessore comunale padovano all’ambiente, Alessandro Zan (Sinistra ecologia e Libertà). “Allo stesso modo in cui vengono sciolti gli organismi istituzionali per infiltrazioni mafiose debbano essere sospesi quei rappresentanti che nelle istituzioni si macchiano con incitazioni all’odio razziale”.
Paolo Giacon, consigliere provinciale del Partito Democratico, punta il dito contro “una proposta assurda, xenofoba, razzista e contraria allo spirito stesso dello sport, in cui è il migliore che vince, indipendentemente dal colore della pelle”. “Chiedo alla presidente Degani – annuncia Giacon – di dissociarsi immediatamente dalle parole di Giovannoni, al quale chiediamo immediate dimissioni”.