A Bolzano nozze bloccate per un diktat del Marocco. Deciderà il giudice
Roma – 21 giugno 2010 – Lui italiano, lei marocchina, non possono sposarsi in Italia se lui non si converte all’Islam. È la situazione in cui sono trovati un trentenne italiano e una ventiseienne marocchina che vivono a Laives, in provincia di Bolzano.
Come prevede il Codice Civile, il Comune ha chiesto alla donna un nulla osta alle nozze rilasciato dalle autorità del suo Paese, ma questo non arriva, perchè il Marocco non autorizza matrimoni con “infedeli”. L’uomo non vuoel convertirsi, e il Comune quindi ha bloccato tutto, dicendo che non poteva procedere con le pubblicazioni.
Ai promessi sposi non è rimasto che rivolgersi al tribunale al Tribunale di Bolzano, dove il primo ottobre è fissata la prima udienza. E se i tempi per il sì si allungano, i precedenti fanno ben sperare: altri giudici in passato hanno autorizzato le nozze anche senza il nulla osta, sottolineando che non si possono far valere in Italia regole che contrastano con la libertà e l’uguaglianza previste dalla nostra Costituzione.
Intanto, si muove il Parlamento. È già stata approvata all’unanimità alla Camera, e viaggia ora in Senato, una modifica al Codice Civile secondo la quale, in casi di questo tipo, la parola passerà automaticamente al giudice.